Vita e storia della Santa

Una saetta nel cielo? Santa Barbara aiutaci tu!

Era una giovanetta tranquilla e devota solamente al Signore: eccola Santa Barbara nella sua realtà e che solo per caso, per quel fulmine "vendicatore”, viene accostata ad esplosioni e comunque a situazioni in cui il fuoco non viene "imbrigliato”. E viene evocata nelle campagne, dai contadini, quando in cielo si scatenano fulmini e saette: la giaculatoria che viene recitata vuole coinvolgerla nella protezione di un fenomeno incontrollabile. 

Addirittura nel Rinascimento, era anche la Santa protettrice dei Lanzichenecchi, i primi che adoperassero gli archibugi e poi il nome "santabarbara” identifica ancora nel mondo, la polveriera delle navi, il posto più pericoloso. Accostamenti che sicuramente non merita: la stessa processione reatina cerca di "smorzare” questo ardimento un po’ forte e violento: i vigili del fuoco l’accompagnano da sempre con l’amore che si confà ad una protettrice. 

Insomma nella sua esaltazione reatina del quattro dicembre non si trova traccia dell’immagine che in tanti anni è stata dipinta: solo amore e riconoscimenti verso la Santa, verso la Patrona, che è morta come tantissimi martire, solo per l’amore della sua fede. E nient’altro.

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