Arte e tradizioni

25 e 26 Marzo 2017 Il Museo Diocesano e la Pinacoteca di Rieti aperte per le Giornate FAI di Primave

Un'occasione unica per vivere l'arte e la cultura del territorio, come mai fatto prima d'ora!

La città di Rieti è coinvolta nelle Giornate di Primavera del FAI che offre la possibilità di visitare il Museo Diocesano e la Pinacoteca. L'apertura straordinaria è fissata per il sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30, con ingresso riservato agli iscritti FAI e con la possibilità di iscriversi in loco; mentre la domenica l’orario è a partire dalle 9 fino alle 13 con accesso aperto a tutti e un contributo suggerito a partire da 3 euro.

Il Museo e la Pinacoteca Diocesana della città di Rieti si sviluppa tra diverse sedi che sono gli ambienti della cattedrale di Santa Maria Assunta e dell’antico Palazzo dei Papi. Il Museo del Tesoro del Duomo è allestito nel Battistero di S. Giovanni Forte che fu inaugurato a metà degli anni Settanta del secolo scoso con l’intenzione di conservare la suppellettile liturgica. Il Museo Diocesano che si trova nelle Sagrestie delle Stimmate di San Francesco fu fondato alla fine del 2004 per radunare e proteggere tutto il materiale proveniente dall’area della Diocesi: sempre nello stesso anno fu aperto anche il Lapidario dove sono esposte epigrafi e altro materiale lapideo. La Pinacoteca, sorta nel 2005, è ubicata invece nel Salone delle udienze del Palazzo Papale.

Il Museo dei Beni Ecclesiastici così com’è articolato, fu originato con l’intenzione di far conoscere il patrimonio storico ed artistico raccolto e collezionato nel corso dei secoli, a tutti coloro che amano l’arte e la storia e che potrà ammirare non solo oggetti di uso religioso ma anche statue, tele, parati e quant’altro riconducibile all’arte espressa in ogni stile e corrente artistica. E’ bene sottolineare che ad incominciare questa opera fu un Vescovo di Rieti vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo che, all’interno di un semplice corridoio del Palazzo Vescovile della città, radunò una collezione di oggetti liturgici e di opere d’arte che erano restate incustodite nelle tante chiese rurali e negli ex conventi abbandonati. Alla morte del religioso, tutta la raccolta fu lasciata in donazione al Museo Civico. 

Grazie al FAI è possibile accedere a degli spazi solitamente non aperti al pubblico e, quindi, una irripetibile occasione per tutte le persone che vogliono arricchire il loro bagaglio culturale.

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